Inquadramento

La proposta progettuale OLGENOME è volta al perseguimento dell’obiettivo riportato nel Decreto Interministeriale MIPAAF-MEF del 22 luglio 2016 “Disposizioni urgenti per il recupero del potenziale produttivo e competitivo del settore olivicolo  oleario”, che recita all’articolo 1, comma 1, lettera b “Sostenere e promuovere attività di ricerca e per accrescere e migliorare l’efficienza dell’olivicoltura italiana” e all’articolo 5 “Modalità di attuazione degli interventi per il perseguimento dell'obiettivo di cui all'art. 1, comma 1, lettera b” ed è finalizzato all’ambito prioritario “produzione agricola primaria, sia per le olive da olio che per le olive da mensa”.

Rientra inoltre nell’area prioritaria 1, “Aumento sostenibile della produttività, della redditività e dell’efficienza delle risorse negli agro-ecosistemi”, prevista dal capitolo 2 del Piano Strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale (2014-2020).

OLGENOME sarà fonte di numerose informazioni genomiche, trasversali e necessarie a tutte le linee di ricerca sull’olivo, da quella strettamente agronomica a quella fitosanitaria, da quella che riguarda la prima trasformazione a quella organizzativa, quindi incidendo, sulla competitività dell’intero sistema produttivo olivicolo.

Una migliore comprensione dei meccanismi genetici alla base della fisiologia dell’olivo può avere, infatti, ricadute su:

 

>> L’incremento della produzione,

>> L’impiego più efficiente delle risorse genetiche della specie,

>> Il controllo di importanti caratteri agronomici quali l’architettura dell’albero, la fertilità, il contenuto in

olio dei frutti, la resistenza ai patogeni e parassiti, la tolleranza agli stress ambientali,

>> La razionalizzazione delle tecniche agronomiche e colturali, sviluppando sistemi colturali sempre più

efficienti per aumentare la produzione e il valore nutritivo,

>> Una minore pressione ambientale della coltura ed un aumento della sostenibilità,

>> Il miglioramento della qualità degli oli, del loro valore nutraceutico e funzionale, e la loro tracciabilità,

>> La valorizzazione degli ecotipi e dei territori vocazionali,

>> Il miglioramento genetico dell’olivo, per l’ottenimento di nuove varietà.